Nell’immaginario collettivo l’infermiere è il professionista ad hoc per la somministrazione di terapia per via intramuscolare . Eppure quante persone, nonostante la mancata conoscenza teorica sulle eventuali complicanze di una “puntura”, hanno improvvisato questa manovra?
Le iniezioni intramuscolari somministrano i farmaci direttamente nel tessuto muscolare, attraverso una siringa e un ago. Si ricorre a questa tipo di terapia quando il farmaco non può essere assunto per bocca o necessita di un assorbimento più rapido.
L’infermiere ha conoscenze teorico-pratico finalizzate alla prevenzione delle complicanze che gli permettano di compiere procedere invasive con le dovute precauzioni e attenzioni.
Le iniezioni infatti non sono prive di rischi, e se non eseguite se correttamente possono dare origine a conseguenze spiacevoli: • Può formarsi un ascesso nel gluteo, una complicanze frequente.L’ascesa o si manifesta come una tumefazione calda e dolente sotto il foro dell’iniezione e richiede una terapia medica e a volte anche chirurgica. • Molto frequente è la formazione di un ematoma anche di importanti dimensioni.•Più raramente si può verificare la lesione di un nervo o lo sviluppo di una fascite necrotizzante.•In rarissimi casi può capitare che Il paziente abbia una reazione allergica che richieda un intervento d’urgenza.Per tali motivi è bene lasciare le terapie iniettive ai professionisti!